Non sappiamo che gusto abbia veramente la vita fino a quando non impariamo a fregarcene. E non riusciamo a godercela veramente fino a quando non ci rendiamo conto che ne abbiamo una sola.
Io credo di aver imparato queste due cose in questo lungo anno.
Che fregarsene è davvero dura, specialmente per le persone come me, ma che, con un po’ di impegno, si può imparare: a sorvolare sulle cose, a sorridere in faccia a chi cerca di calpestarti e, infine, a passare oltre. Perché oltre c’è di meglio: oltre c’è la tua strada che, ripida, a curve o in salita, deve essere percorsa solo da te.
E riguardo al fatto che la vita è solo una, in quest’anno ho capito che l’unione non fa solo la forza, ma la crea.
E’ stato decisamente l’anno delle persone, il mio. L’anno in cui ho visto le persone vere, quelle che ci sono, che fronteggiano, che smettono di avere paura, anche se ne hanno avuta (molta) e ne hanno ancora, ma accettano semplicemente che la vita è anche questo: è cadere, scivolare, stringersi più forte, mostrare e amare.
La paura ti innesca reazioni strane, domande a cui non vuoi rispondere (“Domani ci sarai ancora? E io, ci sarò ancora?”), ma ti porta anche ad una conclusione, l’unica, che ti fa affrontare le cose con maggiore serenità: esserci, non più perché temiamo il peggio, ma per goderci tutto questo.
Questa straordinaria vita che un giorno ti fa alzare con il sorriso e il giorno dopo disperare.
Questa strana vita che viviamo solo noi e che ci accomuna tutti e ci porta a credere in quel sorriso che indossiamo come il nostro vestito migliore.
Si sorride per la famiglia che c’è nonostante tutto, perché certi valori (per fortuna) non passeranno mai di moda. Sorridiamo per le amicizie che vedono sempre la parte più bella di noi e in essa trovano la forza di affrontare quella peggiore.
Per le persone fantastiche che incontriamo e per quelle che fantastiche non lo sono e ci insegnano a non essere mai come loro.
Sorridiamo perché, semplicemente, respiriamo.
E ogni anno che passa e certi pilastri rimangono ben saldi nella nostra vita, dobbiamo semplicemente dire grazie per tutto questo.
Quindi, grazie.