Ben ritrovati ai miei lettori con questa rubrica “10 domande all’autore emergente” firmata Pensieri surreali di gente comune!
Quest’oggi abbiamo come ospite un autore emergente, Alessandro Bolzani.
Giornalista e autore del romanzo, Alessandro Bolzani ci farà compagnia oggi parlandoci del suo percorso come autore e del suo libro “I guardiani dei parchi”.
Dunque, Alessandro, innanzitutto ti saluto e ti do il benvenuto sul mio blog!
Iniziamo con le 10 domande.

Quando hai sentito in te questa preponderante passione per la scrittura e quando hai iniziato a svilupparla?
Alessandro Bolzani: Ciao Martina e grazie mille per questa intervista!
Scrivere mi è sempre piaciuto e ricordo che già alle elementari mi divertivo tantissimo a fare i temi. In un paio di occasioni è pure capitato che la maestra ne leggesse uno davanti a tutta la classe.
Nel periodo delle medie mi sono appassionato molto al genere fantasy, grazie soprattutto a due saghe: “Harry Potter” e “Le Cronache del Mondo Emerso“.
È stata proprio quest’ultima a far nascere in me il desiderio di dare vita a una storia tutta mia, in grado di trasmettere ai lettori le stesse belle sensazioni che quei libri mi avevano fatto provare.
Il mio sogno si è concretizzato nel 2019, quando ho pubblicato il romanzo urban fantasy “I Guardiani dei parchi” assieme alla casa editrice Genesis Publishing.
Da allora ho un nuovo obiettivo: continuare a scrivere altri libri e impegnarmi per migliorare sempre di più.

Parlando proprio del tuo primo libro “I guardiani dei parchi”: ci racconti qualcosa in più?
Alessandro Bolzani: Certamente! “I Guardiani dei Parchi” è la storia di Giacomo, un sedicenne che sta attraversando una fase alquanto burrascosa della sua vita.
I genitori hanno divorziato da poco e a causa della loro separazione è stato costretto a lasciare Milano, dove vivono i suoi pochi amici, per trasferirsi a Quercia Alta, una cittadina (immaginaria) del nord Italia.
Quello che potrebbe sembrare un passo indietro sotto ogni punto di vista nasconde però dei vantaggi inaspettati. Visitando il parco di Quercia Alta, Giacomo scopre di essere in possesso di un’abilità fuori dal comune.
Lui è in grado di vedere delle creature
provenienti da mondi diversi dalla Terra.

Questi esseri fantastici sono normalmente invisibili all’interno dei parchi, a causa della magia presente in questi luoghi, ma possono essere viste da chiunque nel momento in cui abbandonano l’area. Per evitare che ciò accada è stato istituito l’Ordine dei Guardiani dei Parchi, un’organizzazione segreta che gestisce i rapporti con gli altri mondi ed elimina ogni possibile minaccia.
La capacità di Giacomo di vedere le creature provenienti dagli altri mondi all’interno dei parchi lo rende un candidato ideale per unirsi all’Ordine. Per il giovane si tratta di una prospettiva allettante, anche se non priva di insidie.
Dopotutto chi entra a far parte dell’associazione segreta non può tirarsi indietro in un secondo momento ed è chiamato ad affrontare vari pericoli, tra cui le creature oscure, delle entità irrazionali il cui unico scopo è soddisfare il proprio appetito.
Inoltre, negli altri mondi si stanno verificando evasioni, rapimenti e omicidi. Tutto induce a pensare che esista un legame tra questi macabri avvenimenti e che qualcuno potrebbe essere intento a tramare nell’ombra per vendicarsi di un antichissimo torto.
Ma questo Giacomo non lo sa…

Creature oscure, magia, esseri fantastici.. c’è questo e anche di più, racchiuso nel tuo libro!
(Lo potete trovare su Amazon direttamente da qui):
Che cosa ti ha ispirato nella stesura della trama?
Alessandro Bolzani: L’ispirazione è arrivata perlopiù dal mondo reale.
A pochi chilometri da casa mia c’è un parco molto simile a quello descritto nel romanzo ed esplorandolo mi è capitato spesso di fantasticare su possibili storie ambientate in un luogo simile.
L’idea dei portali mi è venuta osservando un cromlech, un insieme di pietre disposte a circolo. Il suo aspetto suggestivo mi ha spinto a immaginarlo con un punto di collegamento tra la terra e varie altre realtà.
Da lì a buttare già una prima bozza della trama, il passo è stato molto breve.

Per quanto riguarda il protagonista, Giacomo: ti sei ispirato a qualcuno nel creare questo personaggio?
Alessandro Bolzani: Giacomo è un misto tra il me stesso adolescente e vari eroi dei romanzi di formazione, come “Harry Potter” o, con le dovute proporzioni, “David Copperfield” (anche se credo che Giacomo sia un po’ meno sfortunato di lui!).
Devo dirti che mi piace molto la copertina del libro: soprattutto questo colore verde, è molto d’effetto!
Sei stato tu a scegliere la grafica della copertina?
Alessandro Bolzani: La copertina è stata realizzata dalla bravissima Ester Kokunja, una grafica che ha curato varie cover dei romanzi editi da Genesis Publishing.
Le ho lasciato massima libertà, sia sullo stile da usare che sulla scena da rappresentare, ma incredibilmente è riuscita a dare vita a un’illustrazione molto simile a quella che avevo sempre immaginato.
Sono molto contento che al posto di puntare su una copertina realistica (non ne sono un grande amante, devo essere sincero), abbia optato per un risultato più “astratto”.

Parlando invece di case editrici: molti autori lamentano la difficoltà nel trovare una casa editrice che pubblichi il loro libro.
Hai riscontrato anche tu delle difficoltà nel trovare una casa editrice?
Alessandro Bolzani: In realtà no, ma credo di essere stato fortunato.
Pochi mesi dopo aver concluso il romanzo ho selezionato una decina di case editrici a cui inviarlo, sperando che almeno una si dimostrasse interessata.
Dopo poche settimane è arrivata la proposta della Genesis Publishing, che ho accettato senza esitazioni. In seguito, quando avevo già firmato il contratto, altre due case editrici hanno espresso il loro interesse nei confronti del romanzo.
Devo ammettere che è stata una bella iniezione di autostima (ride, ndr).
Cosa ne pensi del self publishing? Come mai non hai optato per questa scelta?
Alessandro Bolzani: Il self publishing è un ottimo modo per mettere in vendita le proprie opere senza dover affrontare l’iter classico (spesso un po’ lento e difficoltoso). Tuttavia richiede una grande quantità di tempo ed energie da investire nell’autopromozione, dunque non deve essere preso sottogamba.
Personalmente ho scelto il percorso “tradizionale” perché sentivo il bisogno di un “filtro” tra me e lo scaffale della libreria, di qualcuno che mi dicesse:
“Sì, sono pronto a scommettere sul suo libro”.

Non sono troppo bravo a giudicare la qualità dei miei racconti, quindi sapere che c’è qualcuno che crede nel loro potenziale mi aiuta a capire di aver fatto un buon lavoro.
È per questo che sono fermamente contrario alle case editrici a pagamento, che spesso accettano di tutto (purché l’autore paghi).
Il self publishing comunque mi incuriosisce molto e prima o poi mi piacerebbe provare a sondarne le potenzialità.
Parlando di lettura, invece.
Ti potresti definire un lettore molto forte?
Hai degli autori di riferimento?
Alessandro Bolzani: Cerco di leggere due o tre libri al mese, anche se non sempre ci riesco (dipende molto dagli impegni e anche dalla lunghezza dei volumi in questione).
Ho tanti altri hobby, come i videogiochi e l’animazione giapponese, ma cerco sempre di ritagliare uno spazio ai libri.
Ritengo la lettura un “allenamento” fondamentale per uno scrittore.
Ci sono molti autori che apprezzo, ma quelli che, per un motivo o per l’altro, mi hanno colpito di più sono: Stephen King, Haruki Murakami, H. P. Lovecraft e J.K. Rowling.

Tu sei laureato in Comunicazione, Innovazione e Multimedialità e lavori come giornalista presso AlaNews.
In che modo il tuo percorso di studi e il tuo lavoro ha ispirato la tua voglia di scrivere un libro?
Che cosa hai imparato nella “teoria” da mettere in atto nella “pratica”?
Alessandro Bolzani: Alcuni corsi che ho seguito all’università mi hanno aiutato ad ampliare i miei orizzonti e a ottenere una visione più vasta del mondo.
Per esempio ho approfondito alcuni aspetti del mondo dell’editoria che conoscevo solo marginalmente, come gli audiolibri e la “stampa su richiesta” (print on demand): ho capito un po’ meglio i torbidi meccanismi della politica e mi sono avvicinato all’affascinante mondo della scrittura SEO oriented.

Sia l’università che il lavoro come giornalista hanno in parte influito sulla mia passione per la scrittura, ma in realtà li vedo più come binari separati che si incrociano solo di tanto in tanto.
Vorresti pubblicare altri libri in futuro?
Credi che sia questa la tua strada?
Alessandro Bolzani: Sì, ho molte storie in mente e voglio provare a raccontarne la maggior parte. In questo periodo sto lavorando a un nuovo progetto, ma è ancora presto per scendere nei dettagli.
Spero, però, di poterne parlare apertamente già tra qualche mese.
Bene, Alessandro, questa era la mia ultima domanda. Grazie per essere stato qui con me, oggi, sul mio blog.
Io ti faccio un grande in bocca al lupo per il futuro e… complimenti ancora per il tuo libro!
Alessandro Bolzani: Grazie mille!
… Ma, prima di andare, non dimenticarti di lasciare qui sotto i tuoi recapiti social.
Recapiti social di Alessandro Bolzani:
- Link di acquisto del libro: Potete trovarlo su Amazon (anche in edizione cartacea) e su altri store (trovate l’elenco completo qui).
- Profilo Facebook Alessandro Bolzani: https://www.facebook.com/alessandrobolzaniscrittore
- Profilo Instagram Alessandro Bolzani: https://www.instagram.com/alexrowelence/
Martina Vaggi
Photo credit: Pixabay e Pexels.
Gabriele Glinni e Emanuela Notarangelo.