Pensieri sulla pandemia

Essere all’altezza di un mondo che vuole sempre di più

Ci sono persone al mondo che non si sentono mai di essere all’altezza di nulla.
Ce ne sono altre, poi, che non sanno chi sono né si pongono il problema.

Trovano la propria strada: la percorrono fino in fondo e poi un giorno si svegliano e si rendono conto che non era ciò che volevano.

Ma è tardi per tornare indietro.

Ci sono persone che si guardano dentro per una vita intera nel tentativo di capire chi sono davvero.
Guardano dentro al loro mondo, quel baratro infinito e ci si buttano senza paracadute.
Ma è pericoloso guardarsi dentro se non sei pronto ad accettare le due parti.

La luce e il buio.

Se ti guardi dentro troppo a lungo, rischi di non riemergere più. 

essere all'altezza

Essere all’altezza di se stessi quando l’esterno cambia

Per alcuni di noi, accettare se stessi è la cosa più difficile.
Accettare di non essere sempre così buoni.
Accettare di non riuscire sempre a gestirsi. Di non riuscire a restare dentro quelle fottute righe dove ogni persona viene delimitata, catalogata, controllata. 
Sono righe sottili che ti inquadrano in una forma geometrica dove tu dovresti riuscire a stare, a vivere. 

Hai uno spazio e dovresti riuscire a fartelo bastare.

Per alcuni di noi è difficile.
È difficile accettare di non riuscire a trovare un posto che ti appartenga e al quale tu possa appartenere. 
E ci provi ad adeguarti, ci provi davvero ma il mondo invade il tuo spazio con le sue regole e i suoi problemi e tu senti di non avere un posto. 
Non vedi di fronte a te una direzione, un percorso da seguire. 

Per alcuni di noi è davvero difficile.
È difficile accettare che non saremo mai abbastanza per un mondo che vuole sempre di più.

essere all'altezza

Essere all’altezza di tutto: difficoltà del vivere nel mondo odierno

Questo mondo in cui viviamo oggi non aiuta nel ricercare una propria stabilità.
Che essa sia economica, sentimentale, personale.
Questo mondo è sempre più complicato.

Non ti consente di avere una “apparente” tranquillità.
Se non fosse che, come viene spesso detto, la serenità dovremmo essere in grado di trovarla noi.

Dentro ognuno di noi. Non al di fuori.

Questa tematica mi fa venire in mente un libro che ho letto anni fa, in un momento molto buio della storia dell’umanità.

Questo libro si chiama “Come vivere felici in un mondo imperfetto: ritrovare la chiave che conduce all’amore e alla pace“.
In questo libro straordinario le parole del Dalai Lama stimolano a ritrovare la consapevolezza per poter vivere sereni e in pace con se stessi, seppur in un mondo tutt’altro che semplice.

Lo potete trovare qui, su Amazon.
Vi lascio il link, in caso foste anche voi alla ricerca di un po’ di serenità interiore e di tregua da questo mondo.

Dicevamo…

Questo mondo che ambia con molta velocità: è veramente difficile stargli dietro.
Questo mondo che sembra impoverirsi di valori, sempre più.
Come se quasi non fossero mai esistiti.

La costante che ci accomuna sembra essere il vivere nella paura.

Viviamo costantemente nella paura di un futuro
perché siamo incapaci, forse, di vivere il nostro presente.

Essere all’altezza dei cambiamenti: vivere nella paura di un mondo peggiore

L’unica certezza è il costante mutamento a cui tutti siamo destinati.
Ci aggrappiamo ad un mondo che sembra non volerci ma che pretende da noi sempre qualcosa in più.

Viviamo sospesi.
A volte incapaci di muoverci.
Ora che tutto si è fermato, ora che questa realtà si è trasformata e ci sta trasformando, sembra ancora più difficile ripartire.

essere all'altezza

E questo tempo incerto prende da te ciò che tu lasci prendere.
Distrugge le poche certezze.
Ti scava dentro se tu glielo permetti. 
Ti costringe ad ancorarti al presente quando tu vorresti nutrire speranze per il futuro.

Questo tempo presente che viviamo ognuno in maniera diversa, in fondo, forse opprime tutti noi.
Insinua domande e dubbi. 
Ti costringe a guardare anche se tu vorresti coprirti gli occhi e non vedere tutte quelle domande che pretendono la tua attenzione.

Ce la farò a trovare lavoro?
Sarò in grado di evolvermi a tal punto da non sentire più il dolore?
Riuscirò a guardare altrove, a fingere di non soffrire per tutto questo?

Riuscirò mai ad essere all’altezza per un mondo che vuole sempre di più?

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Martina Vaggi

Photo credit: https://pixabay.com

2 pensieri riguardo “Essere all’altezza di un mondo che vuole sempre di più

  1. Mi sono sentito anche io così innumerevoli volte. Ho perfino tentato di imparare coding (sono un mediatore linguistico). Però sono convinto che eventualmente, eventualmente l’opportunità giusta bussa alla porta. Tutto ciò che possiamo fare è lavorare duro e sostenerci.

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