
Noi non siamo nessuno per il mondo.
Tutti noi siamo unici ma interscambiabili.
Non siamo nessuno per un’azienda.
Se non accetti un lavoro tu, lo accetterà qualcun altro: ci sarà sempre qualcuno più bravo di te a sostituirti.
Non siamo nessuno per gli altri: le persone tradiscono, cambiano idea, abbandonano. Ogni cosa è possibile.
Ogni forma di cambiamento può accadere, anche se sei una buona persona, un buon dipendente, una brava e fedele fidanzata, una buona amica.
Noi non siamo nessuno per il mondo.
Un concetto difficile da accettare, perché tutti crediamo di valere qualcosa, di essere speciali, di meritare un posto nel mondo degli altri: in qualche modo, la riteniamo una cosa dovuta.
Da questo pensiero veniamo, ovviamente, delusi ogni volta, forse perché molti di noi tendono a nutrire a dismisura il proprio ego.
Ma quando accettiamo questa realtà, quando la comprendiamo fino in fondo, le cose iniziano a cambiare dentro di noi e al di fuori.
A quel punto iniziamo a capire che se non conti nulla per gli altri devi essere il primo a contare su te stesso.
A quel punto si innesca un meccanismo che mette in moto l’intera macchina della tua vita: più lavori su te stesso, più riesci ad evolverti, maggior possibilità hai di capire cosa vuoi e dove vuoi andare.
Inizi a scrivere la tua strada. La imbocchi, lavori più di prima e capisci che ogni risultato che ne deriva non è merito degli altri o della fortuna, ma è merito solo tuo.
Allora non cerchi più di nutrire il tuo ego, ma il tuo spirito.
E più passi fai, più ti rendi conto che l’essenza di tutto questo non è essere qualcuno per una marea di estranei che cambiano idea ogni giorno.
Non ti interessa più essere qualcuno per gli altri, o per il mondo, quando hai imparato ad essere qualcuno per te stesso.
Martina Vaggi
Photo credit: https://chegenerediblog.files.wordpress.com/2015/03/strada.jpg